Occhi e gravidanza

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COSA CAMBIA NELL'APPARATO VISIVO DURANTE LA GRAVIDANZA?


Il coinvolgimento dell'oftalmologo nella gestione della paziente gravida con problemi oculari si fondava sulla convinzione che la miopia potesse peggiorare durante la gestazione e che in questi soggetti il rischio di un distacco retinico fosse particolarmente significativo. 
In realtà entrambe le motivazioni risultano infondate (se non terroristiche) alla luce delle attuali conoscenze. Mentre ancora poco si sa sulle modificazioni fisiologiche e patologiche che subisce l'apparato visivo in gravidanza e quanto utile sia il monitoraggio oftalmologico in alcune situazioni. 
Ecco i cambiamenti che possono essere considerati fisiologici.
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PRESSIONE INTRAOCULARE


La gravidanza, salvo rare eccezioni, comporta una riduzione dei valori del tono oculare che si protrae dopo il parto per diversi mesi. Questo avvenimento può essere un vantaggio per chi soffre di glaucoma, anche perché i colliri per curare il glaucoma sono tutti praticamente inadatti all'uso in gravidanza. Pertanto, salvo rare eccezioni è facile che un glaucoma preesistente possa migliorare durante la gravidanza. Il fenomeno non sembra correlato ai valori della pressione sistemica, quanto piuttosto al migliorato deflusso dell'umore acqueo attraverso le strutture filtranti. Questa condizione è probabilmente secondaria al nuovo equilibrio ormonale (aumento dell'elasticità delle strutture connettivali indotta dal progesterone) ed all'acidosi che accompagna la gravidanza, mentre non sembra esistano variazioni della rigidità sclerale in grado di sostenere l'ipotono.

CORNEA


Durante la gestazione in numerose donne si è osservata una riduzione transitoria della sensibilità corneale ed un lieve edema stromale, responsabile di un aumento di spessore della cornea. Questi due fattori, associati all'alterata composizione del film lacrimale rendono più difficile l'uso delle lenti a contatto. Questi cambiamenti si verificano a partire dal terzo trimestre e regrediscono dopo il parto.  Inoltre, il diverso spessore corneale e la modifica della sua curvatura sono in grado di modificare l'indice refrattivo della cornea inducendo un modesto aumento della miopia. Il dato tende a normalizzarsi entro alcune settimane suggerendo di attendere un paio di mesi dal parto,, prima di procedere alla prescrizione di una nuova lente correttiva. Questi cambiamenti possono verificarsi anche dopo il parto durante l'allattamento, quando le condizioni oculari ritornano allo stato precedente. 
In gravidanza sono a volte evidenti depositi di melanina sull'endotelio corneale, dovuti a migrazione di pigmento dall'iride e dal corpo ciliare, che sono piuttosto comuni nel glaucoma pigmentario. Le particelle di pigmento tendono ad aggregarsi in un'area a maggior asse verticale situata nella zona prepupillare (fuso di Krukenberg). In gravidanza questo fuso non è accompagnato da altri segni di dispersione di pigmento a livello angolare e non sembra neppure correlato a variazioni pressorie. La liberazione di pigmento è probabilmente sostenuta da fattori ormonali non completamente chiariti.

ACCOMODAZIONE


Sia durante la gravidanza che durante l'allattamento è stata osservata una più lenta velocità di contrazione e decontrazione del muscolo ciliare per cui la messa a fuoco delle immagini da vicino e da lontano (accomodazione) risulta alterata.

MODIFICHE DEL CAMPO VISIVO


Comunque venga rilevata, un'alterazione del campo visivo necessita obbligatoriamente di approfondimenti diagnostici. Nelle donne in gravidanza possono verificarsi alterazioni del campo visivo che regrediscono dopo il parto. 
Tra i meccanismi che vengono suggeriti essere alla base del problema si include un eventuale modifica delle dimensioni dell'ipofisi che potrebbe comprimere il chiasma ottico.

MODIFICHE DEI TESSUTI ESTERNI


Sono stati riportati in letteratura un decremento dei capillari congiuntivali e un incremento nella granularità delle vene congiuntivali, entrambi reversibili nel post-parto. L’eccessivo vomito durante la gravidanza può causare petecchie congiuntivali. Un'altra modifica comune durante la gravidanza è il cloasma. Alcune donne si rendono conto di un aumento di pigmentazione attorno agli occhi e sulle guance, dovuto all'incremento del livello di progesterone. 
La pigmentazione tende a schiarirsi lentamente nel postpartum. Si riscontra anche frequentemente la presenza di gonfiore palpebrale e perioculare, principalmente collegato alla ritenzione di liquidi.

MIOPIA ELEVATA


Uno studio su 50 donne gravide affette da miopia superiore a 4.50 diottrie non ha segnalato incremento o aggravamento delle lesioni regmatogene periferiche dopo il parto e, quindi, l'inopportunità di un taglio cesareo profilattico in queste pazienti. Non esistono neppure evidenze scientifiche che la maculopatia miopica consegua o si aggravi in conseguenza dello sforzo espulsivo. Assolutamente privo di fondamento, perché non supportato da alcuna osservazione scientifica, il divieto di allattamento al seno da parte delle donne miopi elevate. La comparsa di distacco retinico e di emorragie maculari è un evento più frequente nel miope elevato ma in nessun caso gravidanza e allattamento rappresentano di per sé un evento scatenante.

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